Il gatto e gli ultrasuoni

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Scritto da Amministratore

Nel gatto, l'udito è un senso estremamente sensibile: ha una capacità uditiva superiore al cane di 1,5 volte e 4,5 volte di più dell’uomo.gatto 1La straordinaria capacita’ acustica dei gatti spiega come mai, a volte, questi animali sembrano essere dotati di poteri soprannaturali. Essa non viene meno neppure quando dorme: infatti, sebbene sembri assopito, le sue orecchie sono sempre vigili ed attive e se sente qualcosa, immediatamente, reagisce in una frazione di secondo. Forse e’ proprio per questo che il gatto dorme il doppio di noi: dormendo piu’ a lungo si rifà del sonno leggerissimo.
Per quel che riguarda le basse frequenze sonore, l'udito del gatto non si discosta troppo da quella dell’uomo, mentre nel campo delle frequenze alte la sua sensibilità è di gran lunga maggiore della nostra e di quella del cane. Questa sua straordinaria percezione delle frequenze alte è correlata al suo “lavoro” di cacciatore: grazie a questa " virtù" il gatto riesce a sentire le sonorità a alte, tipiche dei roditori e degli uccelli che così non hanno possibilità di sfuggirgli.

Infatti, i gatti percepiscono benissimo gli ultrasuoni, arrivando addirittura fino a 100.000 hertz al secondo, che è un'intensità sonora corrispondente allo squittio di un topo, contro i 40.000 hertz del cane e i 20.000 dell'uomo. Probabilmente è questo il motivo per cui al gatto non piacciono le case rumorose con musica ad alto volume, elettrodomestici sempre in funzione, urla e grida.
I gatti giovani non solo avvertono i suoni estremamente acuti, ma sono anche abilissimi nel riconoscerne l'esatta provenienza perchè hanno la capacità di ruotare di 180° le orecchie e di inclinarle verso la fonte del suono.
Sono in grado di individuare due suoni che si differenziano solo di mezzo tono, distanti tra loro mezzo metro, anche da una distanza di venti metri. In alcuni esperimenti, si è visto che questa abilità uditiva è tale da permettergli di percepire differenze addirittura di un decimo di tono.
Tale capacità straordinaria dipende dal fatto che il gatto possiede nel cranio due ampie camere risonanti, chiamate bolle timpaniche, create dall’ingrossamento dell’osso del timpano.
La bolla timpanica costituisce la maggior parte dell’orecchio medio ed in questa struttura risiedono alcune fra le maggiori ed importanti differenze anatomiche fra cane e gatto. Nel gatto, infatti, la bolla timpanica è proporzionalmente molto più sviluppata che nel cane, occupando gran parte della base cranica; tale struttura è divisa in due compartimenti: dei quali, uno dorsolaterale, più piccolo, costituisce l’orecchio medio ed uno ventromediale, molto più ampio, definito cavità ipotimpanica. La divisione fra le due cavità è data dalla presenza di un setto osseo, che è incompleto nella sua parte dorsale. I suoni, quindi, passando da una camera all'altra vengono enormemente amplificati e ciò spiega il perchè i gatti riescano a percepire quei flebili suoni che gli consentono di localizzare la preda, anche a distanza notevoli, captando il suo caratteristico rumore e distinguendolo tra molti altri che potrebbero confonderlo.
Sfortunatamente, intorno al quinto anno di eta’, il gatto comincia a percepire sempre meno i suoni e quando diventa vecchio spesso e’ praticamente sordo.
Anche la sordità può essere un problema nel gatto: la si riscontra in percentuale elevata nei gatti bianchi che possiedono entrambi gli occhi azzurri.
La sordità genetica è un difetto che, quando presente, è legata ad un gene recessivo presente nei gatti bianchi con occhi chiari. Pertanto un gatto con un occhio blu e l'altro giallo normalmente sente bene.
La sordità, però, può derivare anche da patologie acquisite dopo la nascita: otiti croniche, malattie neurologiche, traumi, infezioni generalizzate o locali. Comunque una certa perdita di udito è normale nei gatti anziani, che vedono diminuire la loro capacità uditiva con l'età e, talvolta, diventano completamente sordi.


Fonte:http://www.centroveterinariofiorano.altervista.org